La luce è una delle migliori alleate di un fotografo. Aiuta a rendere le foto nitide e belle e a catturare i dettagli del soggetto dello scatto. La luce naturale è fantastica, ma anche la luce artificiale ha le sue caratteristiche e la sua importanza.
Sono diverse, ma entrambe fanno una positiva differenza per chi come me deve immortalare attimi, ricordi e particolarità.
La luce naturale è un bene prezioso
Come ben sai, la luce naturale è quella che ci regala il sole e a mio avviso è quella più bella.
La sua naturalezza rende più naturali anche i soggetti che tocca e illumina. In una foto, una persona illuminata da questa luce può esserne valorizzata al massimo. I suoi colori non vengono “alterati” come può capitare con la luce artificiale. È chiaro che quest’ultima non stravolge ciò che illumina, ma cambia sempre un po’ le tonalità, motivo per cui un fotografo deve saperla gestire correttamente.
La luce artificiale … è artificiale, ma utile
La luce artificiale non è la stessa cosa. La possiamo ricavare da lampade e, nel caso dei fotografi, in particolare da flash e faretti. In alcuni casi possiamo sceglierne il colore e selezionare un bianco più caldo o più freddo. Questo è senz’altro un vantaggio che con la luce naturale non possiamo riscontrare.
Tuttavia, per un professionista del mio settore, questo vuol dire doversi procurare più di una fonte di illuminazione e tanti altri accessori correlati. Perciò, la luce artificiale ha i suoi pro, ma anche i suoi contro. Nonostante questo, anch’essa è molto utile ed è un bene prezioso.
Naturale o artificiale?
Chiaramente, quando la luce naturale è presente, dobbiamo fare di tutto per sfruttarla al meglio. Quindi, durante il giorno in un’area esterna, usarla è un must. La luce artificiale è necessaria in tutti i casi di scarsa illuminazione. Questo vale per la fotografia come per la nostra quotidianità.
Quando si deve eseguire un servizio fotografico outdoor o indoor e la luce del sole non è presente, perché magari è sera, un professionista può regolarsi in base alle esigenze. In pratica, a seconda dell’illuminazione artificiale già presente, può scegliere se usare solo il flash della fotocamera e/o se inserire nell’ambiente altri corpi illuminanti. Anche la luce del flash può essere bilanciata e regolata in base alle necessità.
È utile dire che un professionista del mio settore sa sempre come gestire la luce, naturale o artificiale che sia. Questo può farlo cambiando la posizione del soggetto da fotografare o la sua, ma anche modificando il colore dell’illuminazione presente. Può altresì sfruttare sapientemente gli oggetti presenti nell’ambiente, ad esempio per riflettere la luce o creare zone d’ombra.
Le mie conclusioni
In altre parole, la luce naturale è al primo posto, ma anche quella artificiale è utile. Tuttavia, è il fotografo che deve avere l’abilità di gestire l’illuminazione presente a suo favore, integrandola quando necessario. Io, personalmente, amo la luce naturale. Forse perché il mio lavoro mi porta ad usarla per giornate intere, durante i miei servizi fotografici per i matrimoni a Ostuni. Adoro riprendere ogni momento prezioso e trasformarlo in uno scatto indelebile, senza interrompere gli sposi. Con la luce giusta, spesso non c’è neanche bisogno di mettersi in posa!
Oramai la nostra abitudine visiva è alterata da mille filtri e abbiamo a volte la convinzione che sia quello il risultato corretto. Quando invece torniamo a guardare una foto con la sua luce naturale, o comunque senza filtri, rimaniamo quasi delusi.
Questo per esempio avviene spesso sui social, Instagram prima di tutti e proporre un book fotografico esclusivamente con luce naturale oggi diventa rischioso. Il lavoro corretto è assemblare sinergicamente le due modalità affinché il risultato sia vincente.
Se anche tu quindi hai bisogno di un fotografo per il tuo matrimonio sarò lieto di aiutarti.